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Monopoly è il male?

Ed eccoci tornati con il vostro blog preferito dopo una meritata pausa natalizia! In questo periodo abbiamo lavorato duramente per prepararci all’attesissima fiera del giocattolo di Norimberga, fino a che… hanno cancellato l’evento per l’andamento della pandemia. È una scelta che comprendiamo pienamente, data la diffusione del virus ormai incontrollabile (anche noi ne siamo rimasti coinvolti di recente, fortunatamente senza conseguenze). Ovviamente ci spiace moltissimo, avevamo preparato un bellissimo stand di cui eravamo molto fieri e avevamo tanta voglia di incontrare amici e addetti ai lavori.
Ma bando alle ciance! Oggi vorrei dare la mia opinione su un argomento che ritorna in auge periodicamente sui social, con discussioni accese che coinvolgono chi vede Monopoly e Risiko! come il male assoluto (spesso, i gamer più accaniti) e chi invece li difende per il loro valore storico (spesso, gli addetti ai lavori).
Non rifuggo la definizione di gioco intelligente che viene associata al nostro hobby: per me i giochi da tavolo sono un modo intelligente di passare il tempo e non vedo che problema ci sia a dirlo. Se poi qualcuno dicesse apertamente che tutti i giochi “vecchi” sono stupidi, allora sarei in netto disaccordo, e sono certo che anche alcuni vecchi titoli da supermercato possano essere apprezzati e giudicati imparzialmente. Per esempio, mi è capitato alcune volte di parlare di Inkognito o Scotland Yard con appassionati e tutti hanno sempre concordato nel dire che sono ottimi titoli che, nonostante mostrino un po’ il peso degli anni, non sfigurano fra quelli moderni.

Sta di fatto, comunque, che un fronte che vede in Monopoly il male assoluto e che accolga con derisione chiunque lo giochi esiste davvero, e anche questo non è bene. I giocatori snob ci sono e non fanno bene al nostro movimento. Essere entusiasti delle proprie passioni va benissimo, ma se arriva un neofita disposto ad ampliare i propri orizzonti, sminuire le sue esperienze passate non è un buon modo per accoglierlo. Porsi in posizione di superiorità è sempre arrogante e comporta sempre alte probabilità di non rivedere mai più il nuovo venuto. 
Poi, questo non vuol dire che per forza a chi arriva in ludoteca per la prima volta si debba sempre proporre qualche party game o un gioco per forza semplicissimo, col rischio di annoiarsi (perché lo sappiamo che per alcuni è così): basta scambiare due chiacchiere con la persona che si ha davanti per decidere cosa proporle. Se è vero che giochi come Twilight Imperium o Through the ages non sono probabilmente le scelte giuste per chi non ha mai giocato a nulla, ciò non significa necessariamente che si debbano per forza intavolare Dixit o Dobble (o meglio, Brick Party, Fun Farm o Pazzaparola!). Per esempio, secondo me Agricola nella versione senza carte è un ottimo entry level per un certo tipo di persone, perché non ha regole per nulla complicate da spiegare o da comprendere. E comunque sia, non è che proporre Dobble o Fun Farm sia per forza di cose un male: anche se non vi piace il genere potete resistere un quarto d’ora per vincere le diffidenze di chi si affaccia per la prima volta in associazione. 

Insomma, per tornare in tema, se una persona arriva (dal vivo o su internet) dicendo di aver giocato solo a Monopoly, è legittimo dire “allora oggi ti faremo conoscere un sacco di altri giochi, tutti diversi fra loro e tutti divertenti, e in nessuno di loro dovrai lanciare i dadi per muoverti”, però non è affatto necessario aggiungere che Monopoly vi fa schifo, anche se magari lo pensate (nota chiarificatrice: a me non piace. Ci ho giocato pochi anni fa, analizzandolo con sguardo il più oggettivo possibile e l’ho sonoramente bocciato, ma non è questo il punto).

E soprattutto, se nonostante le vostre proposte, la risposta fosse “no grazie, io preferisco comunque Monopoly e volevo solo sapere se è meglio comprare quello di Harry Potter o quello di Star Wars”, accettatela senza troppo dispiacere e non guardate l’interlocutore con disprezzo, pensando che non capisce nulla, al contrario di voi. Non a tutti piacciono i giochi che piacciono a noi, ma è comunque sempre un bene se la gente gioca a qualcosa, a qualsiasi cosa. Magari la persona con cui state parlando non si smuoverà mai dal tira e muovi, ma magari qualcun altro inizierà ad appassionarsi giocando con lei e poi si muoverà verso lidi più moderni.

Ricordate sempre che ogni nuovo giocatore è un patrimonio inestimabile per ciascun appassionato!

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