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Le cose belle che puoi fare con il crowdfunding

Il crowdfunding ha decisamente plasmato il mercato del gioco da tavolo in una direzione inaspettata e interessante. È un dato rilevante che i giochi da tavolo siano fra i prodotti più finanziati su Kickstarter: in un mercato in espansione come questo, ma ancora retto da realtà editoriali relativamente piccole, la spinta propulsiva del prefinanziamento permette di sperimentare e di offrire ai backers – e, in seguito, agli acquirenti della distribuzione retail – dei prodotti di altissima qualità, con materiali superlativi e una grande attenzione all’estetica.
Noi di Post Scriptum siamo stati tra i primi in Italia a tuffarci in questo mercato: i nostri prodotti Placentia sono particolarmente adatti, grazie a una fan base affezionata e che ci identifica come buoni produttori di giochi per esperti. Inoltre, Kickstarter e Gamefound sono degli ottimi strumenti per dare uno slancio promozionale ai nostri giochi.
Insomma, il crowdfunding è un modo molto intelligente per valorizzare i giochi degli editori più piccoli ma attenti al dettaglio e per parlare direttamente al mercato di riferimento, con una campagna mirata.

Ma cosa succede quando decidiamo di creare una campagna di crowdfunding di uno dei nostri giochi?

Rispetto a un’edizione classica bisogna ragionare in modo diverso, non basta avere una buona esperienza sul piano meramente editoriale (vi abbiamo già detto di quanto è difficile intraprendere una campagna kickstarter proprio qui).
Prima di avviare la campagna, il gioco deve essere completo dal punto di vista regolistico.
In questa fase, liberiamo la fantasia per trovare soluzioni uniche e divertenti per espandere il gioco:
idee estetiche e produttive (come le miniature di Shogun no Katana, un’idea proposta dall’autore Federico Randazzo)
idee di gioco ed espansioni (come l’espansione inclusa in Katana e la modalità campagna)

Poi sviluppiamo uno strutturato business plan nel quale pianifichiamo:
i costi dei materiali del gioco base, delle aggiunte previste tramite gli stretch goal e dei vari premi, e di tutte le implicazioni connesse (per esempio… le aggiunte previste ci stanno nella scatola??)
la messa in piedi della pagina Kickstarter
la promozione della campagna sui nostri canali

A questo punto, finalizziamo tutte queste idee per la campagna: ovviamente è necessario che la maggioranza delle illustrazioni sia pronta per preparare le grafiche e i video promozionali; per i materiali più complessi creiamo dei mockup dettagliati che possano rendere l’idea di cosa intendiamo dare in mano ai nostri backers; definiamo gran parte delle regole aggiuntive e delle espansioni.

Infine, arriva il bello: la campagna!

ci scontriamo e poi… si vede” (Napoleone)

La campagna è un momento molto delicato, emozionante, stressante, durante la quale tutto può cambiare in base alla reazione dei backers, ai loro riscontri e alle loro idee.
Per esempio a volte basta cambiare l’ordine delle features mostrate sulla pagina per avere un’impennata di contributi improvvisa.
Oppure può succedere che un utente tiri fuori un’idea geniale per uno stretch goal e noi lo implementiamo sul momento.
Inoltre, è la norma che si debba aggiustare il tiro costantemente sulle promozioni da mostrare di giorno in giorno e sugli obiettivi che vogliamo raggiungere.
Proprio come una gara sportiva, la preparazione non basta, tutto si evolve sul momento.

Ora, dopo 3 campagne di crowdfunding di successo crescente, abbiamo le spalle sempre più solide, e ci prepariamo per le prossime campagne ragionando subito, con i nostri autori, su idee sempre più intriganti e ambiziose da implementare nei giochi Placentia. Sempre più spesso, gli autori che ci propongono i giochi nuovi ragionano pensando alla campagna crowdfunding, proponendo materiali curiosi o idee di game design che danno ulteriore valore al prodotto finale.

Una cosa è certa: senza il sostegno e i consigli dei nostri backers, i giochi Placentia non sarebbero belli e curati come pensiamo che siano. Non potremmo dare valore alle scelte di design come potremmo portando gli stessi giochi direttamente sul mercato tradizionale. In una parola, non potremmo OSARE. O, se preferite, non potremmo DIVERTIRCI a creare giochi sempre più ambiziosi.

Senza di voi, Placentia Games non esisterebbe, e per questo vogliamo ringraziarvi di cuore, per permetterci di creare giochi in cui crediamo molto e per avere la struttura per sperimentare e alzare l’asticella della qualità. GRAZIE!

Volete sapere prima di tutti quale sarà il prossimo gioco Placentia? Seguiteci sul nostro canale Telegram!

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